Non l'ho detto). Non a caso, una costante della mia vita, ammetto di aver partecipato a un decennale problema con il mio autentico potere. Per potere autentico si intende il tipo di potere che si espande e che include, quello che ci permette di operare per noi stessi e per ciò che desideriamo in modo non ostile, incendiario o aggressivo.
Qual è la verità?
La semplice verità è che molte donne, anche quelle dirigenti di alto livello abituate a ricoprire posizioni di leadership, non toccano il loro vero potere. Di conseguenza, rifuggiamo. Ci sforziamo di negarlo. Ci sentiamo a disagio, come un maglione pruriginoso troppo stretto al centro.
Tu guidi, io seguo? Il potere comprende un'energia maschile. O almeno questo è ciò che siamo stati condizionati a credere. Per questo motivo, i dirigenti uomini sembrano essere molto più a loro agio con la nozione di potere, mentre le donne dirigenti si allontanano persino dal termine stesso. In realtà, però, il potere autentico è un'energia neutra, non è né maschile né femminile.
Il potere autentico non è fisico, non si tratta di esercitare pressione o forza. Si tratta piuttosto di controllare ed essere più a proprio agio con l'intera forza di ciò che si è: i propri talenti, le proprie capacità, la propria intelligenza e la propria unicità. Tutto questo disagio nell'utilizzare il significato di potere autentico, insieme alle vestigia della discriminazione e al dovere di prendersi cura dei figli e della famiglia, storicamente appannaggio delle donne, rende problematica la scalata delle donne dirigenti a posizioni di leadership sia nel settore pubblico che in quello privato.
Chi indossa i pantaloni in questa relazione? Inoltre, dobbiamo affrontare la questione completa dell'aspetto e del comportamento di un leader potente. Per fortuna, le donne dirigenti hanno superato l'epoca degli "uomini in gonnella", quando la risposta sembrava essere l'imitazione dei tratti dei leader maschi.
Come donne d'affari, quando ci sentiamo a nostro agio all'interno del nostro potere, siamo in grado di riconoscere i nostri obiettivi; siamo in grado di appropriarci del nostro desiderio di avere successo finanziario, della nostra ambizione e del nostro slancio e, soprattutto, anche dei nostri fallimenti. Non credo che ci siamo ancora. Ma dobbiamo farlo. E l'unico modo per arrivarci è essere onesti riguardo al nostro disagio e iniziare a comunicare tra di noi sui metodi per onorare i nostri doni unici e potenti.